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Aspettavo con ansia questo viaggio.
Come avevo raccontato sarebbe dovuto essere il viaggio della mia rinascita. In cerca delle Balene, un sogno di una vita, e di quella pace che mancava da tempo.
E le aspettative non sono state deluse.
L'isola è davvero una scoperta. Varia, per natura e territorio. Ricca per fauna e flora. Calda, accogliente ed allo stesso tempo impervia e selvaggia.
Come essere contemporaneamente in più posti diversi.
Ma iniziamo con il racconto...
Per risparmiare abbiamo scelto dei voli non proprio comodi. Partenza da Firenze, sosta di dieci ore all'aeroporto di Zurigo, partenza alle 6:30 di mattino per Funchal.
Ora, l'aeroporto di Zurigo non è stata una bella scelta per vari motivi.
Tutto è carissimo, un The caldo l'ho pagato 4 euro. La cena improponibile, ci siamo salvate con un self service bio. L'impianto chiude alle 22 e riapre il mattino, chi è dentro è dentro chi è fuori è fuori. Tutti i negozi/ristoranti/bar chiudono alle 22. Si dorme sulle poltroncine, e va bene, la cosa antipatica sono gli omini delle pulizie che pare facciano apposta a passarti a dieci centimetri di distanza con le loro macchinette infernali. Ma la cosa peggiore sono le campane, queste campane inquietanti che scandiscono l'ora...da brividi.
Passata questa esperienza atterriamo a Funchal con il brivido del vento. Ci avevano avvisato che si trattava di un aeroporto con atterraggi molto movimentati....ecco confermiamo:-) Atterrare di traverso è davvero uno spasso ahahah.
Ritiriamo le valige, ritiriamo la nostra splendida macchinina, una 500 bianca battezzata Elvira, e partiamo direzione hotel.
Hotel molto carino, personale disponibile, gatto nero presente che fa compagnia durante la colazione :-)
Purtroppo siamo arrivati in un momento non felice per l'isola. Un grosso incendio da giorni minacciava la capitale, oltre che la parte alta dell'isola. Ci sono voluti molti sforzi per spegnere le fiamme che han fatto in tempo a provocare non pochi danni a persone, a case, e a beni culturali. Noi solo tempo dopo abbiam avuto modo di constatare parte dei danni, passando con la funivia sopra una delle zone colpite...una tragedia.
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Abbiamo quindi iniziato la visita dell'isola dall'unica parte agibile, verso Calheta.
Una delle poche spiagge di sabbia, riportata ovviamente, da cui partono le maggiori escurioni marittime.
Abbiam prenotato quindi anche la nostra "caccia alle balene" e ci siamo calate nella vita rilassata dell'isola.
L'oceano è molto freddo, ma nelle varie cale, alcune naturali alcune artificiali, la temperatura dell'acqua permetteva di immergersi e anche di crogiolarsi nelle onde.